De Gasperi dovette guidare l'Italia in uno dei momenti più critici non solo per il paese, ma anche per il mondo intero. Il globo era ormai diviso in due blocchi a causa della guerra fredda. Nel 1948 alcuni paesi europei (Gran Bretagna, Francia, Belgio, Lussemburgo e Olanda) cercavano di dare vita ad un'alleanza difensiva, la cosiddetta Unione Occidentale. L'Italia era stata invitata ad aderire, ma De Gasperi declinò l'offerta, motivando il rifiuto con la mancanza di un'assemblea parlamentare che potesse prendere una tale decisione; la Costituente era infatti stata sciolta e si sarebbero dovute tenere nuove votazioni per eleggere il parlamento. Tuttavia nella scelta dello statista italiano pesarono anche altre motivazioni: le sinistre avrebbero potuto accusare l'Unione Occidentale di essere una sorta di “alleanza fascista”, poi c'erano forti posizioni neutraliste all'interno della DC stessa; infine conosceva il risentimento dell'opinione pubblica nei confronti dei paesi che erano considerati i principali responsabili delle durissime condizioni di pace inflitte all'Italia, ovvero Francia e Gran Bretagna.
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Il 5 giugno del 1883 nasce a Cambridge John Maynard Keynes. La passione per lo studio è una caratteristica di famiglia: il padre è John Neville Keynes, esperto di logica ed economia politica; la madre è tra le prime donne laureatesi all'Università di Cambridge.
Il percorso educativo di Maynard è quello tipico della borghesia d'oltremanica: scuole secondarie a Eton, l'università al King's College di Cambridge (dove studia “matematica e lettere classiche”, un'interfacoltà). Esperienza particolare è l'affiliazione alla società segreta degli “Apostoli”, il cui scopo è “la ricerca della verità”.
In Inghilterra, tra la fine del XVII e la metà del XVIII secolo, il prezzo del filato ebbe un incremento notevole. Questo effetto dipese dalle circostanze che si vennero a creare in seguito all'espansione della produzione tessile. Innanzitutto bisogna ricordare che in quel tempo l'industria era ancora a domicilio; in un sistema siffatto il lavoratore detiene i materiali dell'imprenditore, e li trasforma quando meglio crede, in casa sua senza alcuna forma di sorveglianza. Il tessitore o artigiano domestico era padrone del suo tempo, poteva cominciare e terminare il lavoro a sua totale discrezione. Questo sistema poteva esasperare una questione che si presenta in ogni tipo di organizzazione industriale: il conflitto tra datori di lavoro e lavoratori.
Già nel XIII secolo le botteghe artigiane, in molte zone dell’Inghilterra, avevano perso la propria indipendenza. Si generò, come conseguenza dello sviluppo del mercato, una subalternità del produttore all’intermediario. Gli artigiani, infatti, si trovarono legati inevitabilmente al mercante che, oltre a procurare la materia prima, vendeva il prodotto finito sul mercato. Solo il mercante era in grado di rispondere a determinate esigenze: l’oscillazione della domanda, chiedendo modifiche per del prodotto per meglio intercettare il gusto dei consumatori, assumendo all’occorrenza più lavoratori, procurando la strumentazione adeguata ad aspiranti artigiani.
Il signoraggio(1), che pure caratterizza i nostri moderni sistemi bancari, affonda le sue radici molto lontano, nell'Europa del Medioevo. Ogni popolano poteva infatti recarsi con un pezzo d'oro o con un metallo prezioso alla Zecca e farlo coniare, trasformandolo in moneta (a Firenze, per esempio, l'attività della Zecca iniziò probabilmente nella prima metà del XIII sec. quando, nel 1237, per la prima volta fu emesso il fiorino grosso d'argento).
A causa dei limiti delle fonti vi sono teorie contrastanti in merito agli interventi degli imperatori in campo economico. Alcuni studiosi sostengono che in alcuni settori prevalesse la cultura del laissez-faire, mentre in altri fosse sviluppato il dirigismo. Gli imperatori certamente desideravano tenere il popolo romano in condizioni di vita lontane dal bisogno per assicurare una pace sociale; pensiamo ai servizi dell'annona a Roma.
Ben prima di Adam Smith nacque la teoria e la pratica del libero mercato. Questo avvenne nel tempo del medioevo cristiano, in particolare con i francescani Pietro di Giovanni Olivi (1248-1298) e San Bernardino da Siena (1380-1444). È in quest’epoca, infatti, che furono teorizzati importantissimi concetti come valore soggettivo, circolazione della ricchezza, tesaurizzazione della ricchezza, interesse legittimo e illegittimo.
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December 2015
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