All'agenda in materia socio-economica ed europea hanno lavorato sei saggi: Filippo Bubbico, Giancarlo Giorgetti, Enrico Giovannini, Enzo Moavero Milanesi, Giovanni Pitruzzella e Salvatore Rossi.
Nell'introduzione si afferma che il documento è un “elenco ragionato di possibili linee di una futura azione di governo in campo economico-sociale-ambientale”. Molti sono i temi trattati: creare e sostenere lavoro, aiutare le famiglie, riformare il sistema tributario, favorire il credito alle PMI, rilanciare il ruolo dell'Italia nel commercio internazionale, aprire alla concorrenza (per citare i punti principali).
Nell'introduzione si afferma che il documento è un “elenco ragionato di possibili linee di una futura azione di governo in campo economico-sociale-ambientale”. Molti sono i temi trattati: creare e sostenere lavoro, aiutare le famiglie, riformare il sistema tributario, favorire il credito alle PMI, rilanciare il ruolo dell'Italia nel commercio internazionale, aprire alla concorrenza (per citare i punti principali).
Ecco la sintesi delle proposte:
Per quanto riguarda lo stimolo alla crescita economica:
Fare arrivare il credito alle piccole e medie imprese (PMI) e completare il pagamento dei debiti
commerciali della pubblica amministrazione
-Completare il pagamento dell’intero ammontare dei debiti commerciali della pubblica amministrazione verso le imprese e far si che l’obbligatorio termine di 30 giorni per i pagamenti, in vigore dall’inizio dell’anno, sia effettivamente rispettato
-Espandere la operatività del Fondo Centrale di Garanzia per le piccole e medie imprese, che può, attraverso garanzie a banche e Confidi sui prestiti alle PMI, attivare prestiti aggiuntivi per oltre 30 miliardi
-Accelerare l’utilizzazione dei Fondi strutturali dell’Unione europea, rafforzando la sinergia fra amministrazioni centrale, regionali, locali e imprese
Rilanciare il ruolo dell’Italia negli scambi internazionali
-Accrescere l’operatività del polo costituito da Sace, Simest e Cassa Depositi e Prestiti in materia di assicurazione e finanziamento delle esportazioni, rimodulando la relativa disciplina normativa sul modello della Ipex-Bank tedesca
-Con l'occasione dell'Expo2015, mobilitare istituzioni e sistemi produttivi ai fini di un rilancio dell’immagine italiana nel mondo e per assicurare il massimo impatto dell’evento sull’economia nazionale
-Concentrare nei prossimi due anni risorse per potenziare il settore turistico e valorizzare il patrimonio culturale attivando diversi strumenti di partnership pubblico-privato
Favorire la ricerca, l’innovazione e la crescita delle imprese
-Istituire un Fondo di investimento pubblico-privato che operi come fondo di fondi di venture capital, rafforzando normativamente l'operatività dei due fondi di private equity già costituiti presso la Cassa Depositi e Prestiti (Fondo italiano di investimento e Fondo strategico italiano)
-Riconoscere un credito d'imposta a fronte di spese per Ricerca e Sviluppo
-Sostenere le PMI nella partecipazione alle gare per i fondi dell’Unione europea in questo settore
-Vengono proposte misure per potenziare il sistema pubblico della ricerca
Migliorare il sistema tributario
-Presentare all’approvazione del Parlamento il disegno di legge “delega fiscale”
-Vengono suggerite diverse misure per migliorare il rapporto tra fisco e cittadino e per rafforzare la lotta all’evasione fiscale
Aprire alla concorrenza, tutelare meglio i consumatori
-Utilizzare lo strumento della "Legge annuale sulla concorrenza" per procedere ad una revisione degli aspetti anticoncorrenziali della legislazione vigente, rafforzando il controllo dell'AGCM sulla legislazione regionale
-Vengono suggerite diverse misure per aumentare la concorrenza in diversi settori (trasporti, assicurazioni, energia, ecc.)
Per quanto riguarda la tutela del sociale:
Lavoro e condizioni sociali delle famiglie
-Nei prossimi mesi destinare qualunque sopravvenienza finanziaria all’emergenza lavoro e al sostegno delle persone e delle famiglie in grave difficoltà economica
-Rifinanziare gli ammortizzatori sociali in deroga
-Affrontare la grave questione dei cosiddetti “esodati”
-Riconoscere un credito d'imposta ai lavoratori a bassa retribuzione (fra i quali è maggiore la quota di giovani), che si trasformi in sussidio monetario se eccede l'imposta dovuta
-Favorire il lavoro femminile, potenziando, tra l’altro, il telelavoro e gli strumenti per migliorare la conciliazione dei tempi di lavoro e di cura familiare
-Realizzare l’alternanza scuola-lavoro, anche per gli universitari
-Vengono proposti modi per stabilizzare e ampliare l’agevolazione fiscale della “retribuzione di produttività”
-Definire il nuovo ISEE (indicatore della situazione economica equivalente), già all'esame dalla Conferenza Stato-Regioni, da cui dipendono molti benefici eprestazioni sociali
-Emanare i decreti attuativi del Casellario dell’assistenza già previsto dalla legge al fine di meglio identificare i destinatari degli interventi ed evitare distorsioni dovuta al cumulo delle prestazioni
-Valutare le diverse ipotesi relative all’eventuale introduzione di un reddito minimo di inserimento, da inserire in un quadro complessivo di revisione dell’assistenza
-Migliorare le relazioni industriali disciplinando la rappresentatività sindacale, la partecipazione dei lavoratori nell’impresa, ecc. e favorendo sul piano fiscale l’azionariato dei lavoratori
Potenziare l’istruzione e il capitale umano
-Vengono proposti modi per contrastare il grave fenomeno dell’abbandono scolastico e sostenere il diritto allo studio
-Vengono suggerite misure per promuovere la digitalizzazione delle scuole e la cultura dei “dati aperti”
(fonte www.quirinale.it)
Per quanto riguarda lo stimolo alla crescita economica:
Fare arrivare il credito alle piccole e medie imprese (PMI) e completare il pagamento dei debiti
commerciali della pubblica amministrazione
-Completare il pagamento dell’intero ammontare dei debiti commerciali della pubblica amministrazione verso le imprese e far si che l’obbligatorio termine di 30 giorni per i pagamenti, in vigore dall’inizio dell’anno, sia effettivamente rispettato
-Espandere la operatività del Fondo Centrale di Garanzia per le piccole e medie imprese, che può, attraverso garanzie a banche e Confidi sui prestiti alle PMI, attivare prestiti aggiuntivi per oltre 30 miliardi
-Accelerare l’utilizzazione dei Fondi strutturali dell’Unione europea, rafforzando la sinergia fra amministrazioni centrale, regionali, locali e imprese
Rilanciare il ruolo dell’Italia negli scambi internazionali
-Accrescere l’operatività del polo costituito da Sace, Simest e Cassa Depositi e Prestiti in materia di assicurazione e finanziamento delle esportazioni, rimodulando la relativa disciplina normativa sul modello della Ipex-Bank tedesca
-Con l'occasione dell'Expo2015, mobilitare istituzioni e sistemi produttivi ai fini di un rilancio dell’immagine italiana nel mondo e per assicurare il massimo impatto dell’evento sull’economia nazionale
-Concentrare nei prossimi due anni risorse per potenziare il settore turistico e valorizzare il patrimonio culturale attivando diversi strumenti di partnership pubblico-privato
Favorire la ricerca, l’innovazione e la crescita delle imprese
-Istituire un Fondo di investimento pubblico-privato che operi come fondo di fondi di venture capital, rafforzando normativamente l'operatività dei due fondi di private equity già costituiti presso la Cassa Depositi e Prestiti (Fondo italiano di investimento e Fondo strategico italiano)
-Riconoscere un credito d'imposta a fronte di spese per Ricerca e Sviluppo
-Sostenere le PMI nella partecipazione alle gare per i fondi dell’Unione europea in questo settore
-Vengono proposte misure per potenziare il sistema pubblico della ricerca
Migliorare il sistema tributario
-Presentare all’approvazione del Parlamento il disegno di legge “delega fiscale”
-Vengono suggerite diverse misure per migliorare il rapporto tra fisco e cittadino e per rafforzare la lotta all’evasione fiscale
Aprire alla concorrenza, tutelare meglio i consumatori
-Utilizzare lo strumento della "Legge annuale sulla concorrenza" per procedere ad una revisione degli aspetti anticoncorrenziali della legislazione vigente, rafforzando il controllo dell'AGCM sulla legislazione regionale
-Vengono suggerite diverse misure per aumentare la concorrenza in diversi settori (trasporti, assicurazioni, energia, ecc.)
Per quanto riguarda la tutela del sociale:
Lavoro e condizioni sociali delle famiglie
-Nei prossimi mesi destinare qualunque sopravvenienza finanziaria all’emergenza lavoro e al sostegno delle persone e delle famiglie in grave difficoltà economica
-Rifinanziare gli ammortizzatori sociali in deroga
-Affrontare la grave questione dei cosiddetti “esodati”
-Riconoscere un credito d'imposta ai lavoratori a bassa retribuzione (fra i quali è maggiore la quota di giovani), che si trasformi in sussidio monetario se eccede l'imposta dovuta
-Favorire il lavoro femminile, potenziando, tra l’altro, il telelavoro e gli strumenti per migliorare la conciliazione dei tempi di lavoro e di cura familiare
-Realizzare l’alternanza scuola-lavoro, anche per gli universitari
-Vengono proposti modi per stabilizzare e ampliare l’agevolazione fiscale della “retribuzione di produttività”
-Definire il nuovo ISEE (indicatore della situazione economica equivalente), già all'esame dalla Conferenza Stato-Regioni, da cui dipendono molti benefici eprestazioni sociali
-Emanare i decreti attuativi del Casellario dell’assistenza già previsto dalla legge al fine di meglio identificare i destinatari degli interventi ed evitare distorsioni dovuta al cumulo delle prestazioni
-Valutare le diverse ipotesi relative all’eventuale introduzione di un reddito minimo di inserimento, da inserire in un quadro complessivo di revisione dell’assistenza
-Migliorare le relazioni industriali disciplinando la rappresentatività sindacale, la partecipazione dei lavoratori nell’impresa, ecc. e favorendo sul piano fiscale l’azionariato dei lavoratori
Potenziare l’istruzione e il capitale umano
-Vengono proposti modi per contrastare il grave fenomeno dell’abbandono scolastico e sostenere il diritto allo studio
-Vengono suggerite misure per promuovere la digitalizzazione delle scuole e la cultura dei “dati aperti”
(fonte www.quirinale.it)